5 Grandi Film con risvolti psicologici!

Oggi parleremo di due delle mie più grandi passioni: il cinema e la psicologia. Infatti vi illustrerò alcuni dei miei film preferiti che hanno sicuramente degli aspetti psicologici molto evidenti.

Il primo film di cui vi voglio parlare   è Qualcuno volò sul nido del cuculo del 1975 con Jack Nicholson. E’ un film meraviglioso, che ha vinto cinque Oscar, tra cui miglior regia, miglior attore protagonista e miglior film.

Questo film tratta la storia di un uomo che si fa internare in una clinica psichiatrica per evitare guai maggiori; essendo un uomo molto intelligente ma anche molto ribelle cerca di sovvertire il sistema e induce tutti i pazienti di questa clinica a ribellarsi al sistema stesso. Addirittura un giorno riesce a far evadere tutti per andare a fare una gita in barca e far sperimentare a queste persone che cosa c’è fuori la clinica psichiatrica, fargli vedere la vita vera. 

Naturalmente si metterà tutti contro, sia ai medici che agli infermieri. Per cercare di contenerlo lo ridurranno ad un vegetale. Uno dei pazienti all’interno di questa clinica (un indiano gigante, suo amico) lo aiuterà in varie situazioni. Questo è un film dalle molteplici interpretazioni, ad esempio la clinica potrebbe simboleggiare il mondo di queste persone, il limite del mondo che conoscono queste persone, mentre le norme vigenti, che sono molto dure, possono essere viste come un simbolo di discriminazione nei confronti di queste persone ricoverate nell’ospedale. Questo film è girato in modo tale che il telespettatore si identifichi con l’eroe buono che cerca di sovvertire il sistema e pur sapendo che perderà fa tutto questo in nome della libertà. Un film assolutamente da non perdere per chi non l’ha visto. Il secondo film di cui vi voglio parlare oggi è Schindler’s List, il capolavoro di Steven Spielberg del 1993 vincitore di ben sette premi Oscar e che vede protagonisti Liam Neeson e Ben Kingsley. Il film tratta la vera storia di Oskar Schindler, un   industriale tedesco, che nel 1938, mentre gli ebrei sono relegati nel ghetto di Cracovia, riesce a farsene assegnare alcune centinaia per lavorare nella sua fabbrica di pentole. All’inizio sembra sfruttarli, ma poi invece si vede che li salverà e di fronte a questa tremenda persecuzione riuscirà a salvare la vita di 1200 di loro, appunto quelli inseriti nella lista di Schindler, che quindi si salveranno dalle torture di Aushwitz. 

Lo spettatore che vede il film sarà  emotivamente scosso anche perché il film è girato interamente in bianco e nero ed è stata utilizzata questa tecnica dal regista proprio per ricordare i documentari del tempo: ci sono delle scene memorabili all’interno del film, come quella dell’attacco al ghetto di Cracovia; una delle scene più toccanti è quella di una bambina che riesce a salvarsi durante la strage del ghetto, ma qualche scena dopo la si vedrà  morta su un carro con indosso un cappotto rosso, unico colore che si vede all’interno del film proprio per farla riconoscere.

Questo film è davvero un capolavoro, sia per la memoria, sia come forma d’arte e come documento che rimarrà   assolutamente consigliato a tutti quelli che non l’hanno ancora visto.

Un altro film di cui voglio parlarvi oggi Inside Out, premio Oscar come miglior film d’animazione nel 2015.

E’ un film davvero adatto a tutti, sia bambini che adulti. E’ la storia di questa bambina che entra in contatto con le proprie emozioni gioia, tristezza, rabbia, disgusto e paura. Tutte queste emozioni sono collocate all’interno di un quartier generale e hanno la funzione di aiutarla, di consigliarla di spazientirla, di infastidirla, di incoraggiarla. Un’altra figura interessante di questo film è Bing Bong, l’amico immaginario della protagonista, un animale che ha le sembianze di gatto, delfino ed elefante tutte insieme ed è interessante capire quanto è importante questa figura e quando poi la bambina crescendo dovrà abbandonarlo. Come dicevo prima questo film è per tutti, per i bambini che ne coglieranno sicuramente, ma anche per gli adulti che potranno cogliere altri aspetti molto interessanti, ad esempio come funziona la nostra memoria e quindi il passaggio delle informazioni dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine.

Questo film arriva ad accennare anche argomenti che trattano gli studenti di psicologia durante il loro percorso universitario, come il pensiero astratto e la destrutturazione del pensiero. Per tutti questi aspetti è un film che si adatta alla visione proprio di tutti ed io lo consiglio vivamente perchè l’ho trovato davvero ben fatto. 

Il quarto film di cui voglio parlare oggi è un film italiano, Le Chiavi di Casa di Gianni Amelio del 2004.

E’ un film che vede protagonista un bravissimo Kim Rossi Stuart nel ruolo di un uomo che perde la moglie durante il parto; il figlio nasce, ma con gravi handicap motori e da quel momento il padre non lo vuole più vedere.

Così verrà cresciuto dagli zii materni, ma quando compirà 15 anni, il padre vi tornerà e lo accompagnerà a Berlino per delle cure. Il film si svolge principalmente in viaggio e analizza appunto la grande sensibilità   di questo bambino, di questo ragazzo che sarà molto espansivo per certi aspetti, ma avrà anche grandi momenti di chiusura sotto altri aspetti e quindi la difficoltà del padre a trovare una strada di comunicazione con lui.

Un momento di grande trasporto del film è l’incontro che avrà questo padre con una donna interpretata da Charlotte Rampling, mamma di una figlia disabile, che però si è sempre occupata della figlia e che rivolgendosi a lui gli dirà, pensando che lui si vergognasse di suo figlio, che non bisogna vergognarsi di amare chi non può darci certezze; forse davvero uno dei momenti più intensi di questo piccolo, grande film che davvero consiglio a tutti con una regia veramente attenta e sensibile.

L’ultimo film di cui voglio parlarvi oggi è un vero e proprio capolavoro Le Ali della Libertà, un film del 1994 magistralmente interpretato dai due protagonisti, Tim Robbins e Morgan Freeman. Tim Robbins interpreta un dirigente bancario accusato dell’omicidio della moglie e dell’amante; pur essendo innocente finisce in carcere e in carcere subirà violenze di tutti i generi, sia sessuali che psicologiche, ma lui affronterà sempre tutto con grande calma e a testa alta. Diventerà il responsabile della biblioteca e stringerà una grande amicizia con il personaggio interpretato da Morgan Freeman. Passerà tanto tempo a scavare il tunnel all’interno di questa prigione per poi evadere e rientrare in contatto con quello che è il suo unico scopo 

nella vita, cioè ritrovare quella libertà che gli è stata rubata. Questo film è davvero molto interessante perchè analizza tanti aspetti, uno su tutti l’amicizia che si viene a creare tra i due protagonisti, ma l’aspetto che sicuramente mi ha colpito di più di questo film è come si comporta un uomo sano di mente e di sani principi privato del proprio diritto alla libertà, come si muove, che cosa fa per cercare di riconquistare questo bene così prezioso. Bene se non lo avete visto vi consiglio assolutamente di recuperarlo perchè è un film davvero bellissimo.