Empatia e Bambini: giochi ed esercizi per favorirne lo sviluppo!

Buongiorno e benvenuti in questo nuovo video

Oggi voglio concludere il discorso dell’empatia già   cominciato nell’altro video estendendo però il discorso ai bambini.

Come vi dicevo voglio parlare di empatia per i bambini partendo da un esempio di grande civiltà, partendo dalla Danimarca.

La Danimarca, secondo il World Happiness Report, è uno dei paesi più felici al mondo e questo perchè insegna l’empatia fin dai banchi di scuola. 

Si è visto che questo insegnamento aiuta i bambini ad essere più sicuri di sé, a migliorare le proprie relazioni sociali, a prevenire atti di bullismo e ad avere più successo nel lavoro. Infatti promuovere l’empatia aiuta anche ad avere persone che diventeranno manager, imprenditori e leader più collaborativi e meno narcisisti. E’ fondamentale l’insegnamento dell’empatia che entra nel curriculum scolastico obbligatorio di ogni bambino che va dai 6 ai 16 anni.

In Danimarca appunto c’è questa classe chiamata Klassen

Tid, dove i bambini praticano l’empatia un’ora a settimana ed è importante tanto quanto l’insegnamento dell’inglese, della matematica e di tutte le altre materie.

In pratica durante quest’ora che cosa succede? Che i ragazzi si ritrovano tutti insieme a parlare dei propri problemi, a condividere i propri problemi anche con l’insegnante non c’è giudizio ma semplicemente un cercare di mettersi nei panni dell’altro per trovare una

soluzione costruttiva al problema riportato. Laddove non ci fossero problemi espliciti si passa comunque l’ora cercando di rilassarsi tutti insieme, facendo attività  interattive accompagnati da una bella fetta di torta al cioccolato che preparano i ragazzi stessi. Non a caso il cioccolato che è l’antidepressivo naturale più potente del mondo. Questo è un grande esempio che anche in Italia sta cominciando a prendere piede e che può essere utile per la felicità dei nostri ragazzi.

Proprio per questo voglio illustrare degli esercizi pratici che possono aiutare i bambini a incrementare questa capacità   e possono essere fatti sia a scuola che a casa. 

Il primo esercizio si chiama proprio il gioco dell’empatia: è un gioco molto divertente e anche molto semplice anche se presuppone comunque una piccola preparazione; infatti bisogna scaricare da internet delle immagini con tante facce con espressioni diverse e poi scrivere un elenco di emozioni diverse ad esempio sono triste, sono arrabbiato, sono felice, sono eccitato, non mi sento molto bene, ecc., poi possiamo quindi inventare qualsiasi situazione dove i bambini si troveranno a collegare le emozioni alla parte scritta oppure far pescare queste emozioni e raccontare una storia. Questo aiuterà   i bambini a collegare e riconoscere le emozioni. Ricordiamoci che non ci sono emozioni giuste o emozioni sbagliate, i bambini le leggono alla loro maniera e poi impareranno col tempo a riconoscerle in maniera corretta. Si potranno divertire a raccontare storie e quindi non solo svilupperanno questa capacità   empatica, ma anche la loro creatività. 

Un altro gioco che si può utilizzare soprattutto nelle prime classi delle elementari è quello del cubo dei sentimenti (chiamato così proprio da Daniel Goleman il grande scrittore dell’intelligenza emotiva) che consiste nella costruzione di un dado di cartone; su ogni faccia deve essere apposta un’espressione diversa, un’emozione diversa ad esempio la gioia, la felicità, la tristezza, la delusione, ecc.. Poi i bambini devono essere messi in cerchio e ognuno deve tirare a turno il dado. Nel momento in cui uscirà   per esempio la delusione, il bambino è invitato a raccontare un momento che descrive proprio questa emozione, questa sensazione che ha provato. Questo aiuterà sicuramente a verbalizzare le proprie emozioni e soprattutto nel momento in cui un bambino sente che un altro bambino ha provato la stessa emozione o ha vissuto un momento simile al proprio sarà   più incentivato ad entrare in contatto con le proprie emozioni e a condividerle con gli altri.

Un altro gioco che si può fare soprattutto a casa e con i bambini un pochino più piccoli è quello di prendere un cartoncino rosso e ritagliarne un pezzo a forma di cuore, poi si prende una storia e i genitori leggono la storia ai bambini e ogni volta che si incontra una parola cattiva nei confronti del protagonista, un atteggiamento scortese si taglia via un pezzetto del cuore; alla fine della storia si mostra quanto è rimasto di questo cuore.

Quindi è importante poi sottolineare nella vita di tutti i giorni quali sono le parole e gli atteggiamenti che possono ferire gli altri, ricordando il cuore del protagonista della storia, incoraggiando così i bambini ad avere cura del cuore degli altri.